Ormai si sa, anche l’uomo dimostra vanità nel giorno del proprio matrimonio ed anche lui in quanto sposo vuole apparire al meglio. Per questo la scelta del capo da indossare è un momento importante a cui va dedicata la giusta attenzione.
Anche lo sposo, come la sposa, nella scelta dell’abito dovrà tenere in considerazione lo stile della cerimonia e del ricevimento, della stagione e del contesto del matrimonio. Al momento della scelta dell’abito, lo sposo dovrà, infatti, valutare se il matrimonio si terrà in chiesa o in municipio, se sarà sfarzoso o discreto, se si svolgerà in città o in campagna, se in estate o in inverno, se la mattina o il tardo pomeriggio.
Per dirla in due parole: anche per lo sposo vige la regola dell’armonia. Il vantaggio per lo sposo è che la scelta dell’abito può essere condivisa con la sposa, la quale quindi potrà supervisionare e garantire anche l’armonia della coppia.
Di solito, per trovare l’abito giusto per lo sposo è sufficiente muoversi con 2-3 mesi di anticipo anche perché nei negozi specializzati è possibile acquistare tutti gli accessori in coordinato con l’abito: camicia, gilet, cravatta o papillon e scarpe.
La prova finale può essere fatta con un amico, con il padre o con la madre, escludendo la sposa per garantire un minimo di sorpresa finale anche a lei.
Ma veniamo alle tipologie di abiti e a come questi vanno scelti.
Il tight o morning suit è l’opzione più classica per un matrimonio formale purché si svolga entro le 16.00. Meno formale è il mezzo tight che va però indossato sempre per matrimoni diurni senza accessori (guanti e cappello) ma con la giacca a code.
Lo smoking è l’abito da sera per eccellenza, indossato quindi dopo le 18.00 e categoricamente con cravatta nera come da etichetta. Ormai indossato come abito da sposo dopo la scelta di George Clooney.
Il frac può essere indossato invece anche per i matrimoni serali pur non essendo la sua destinazione primaria. Altra alternativa per lo sposo è il classico abito con giacca monopetto a tre bottoni, grigio antracite o blu scurissimo con gilet, camicia bianca e cravatta microdisegni che dovrà sfiorare la fibbia della cintura. Mai in nessun caso la giacca può essere doppio petto. I pantaloni non devono portare il risvolto e le scarpe saranno delle diplomat stringate in vitello nero: banditi i mocassini e le derby con i disegni a coda di rondine. Le calze saranno lunghe e scure.
Se si vuole sfuggire a tutte le proposte su elencate è possibile scegliere proposte alternative e si può spaziare tra stili e tendenze, nella consapevolezza però che state optando per l’eccentricità e non per l’eleganza e raffinatezza.
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